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LOCALITÀ montane invase... poi colonne di auto e disagi al traffico
Come sabato anche ieri tutte le località sciistiche sono state invase
anche se gli impianti sono rimasti chiusi: folle ovunque come e
forse più che a Ferragosto e a Colere 40 scialpinisti sanzionati
sulle piste. La giornata di ieri con uno splendido sole e con
temperature primaverili ha portato a questi esodi incredibili che
hanno avuto conseguenze non solo pomeridiane e serali con
lunghissime code di veicoli ma anche a tantissimi interventi di
soccorso. Già a metà pomeriggio tutte le nostre principali strade in
Valle Camonica, sul Sebino, in Valtellina, in Val Seriana e in Val
Cavallina erano completamente intasate da un traffico che non si
vedeva da anni. Code chilometriche con tempi di percorrenza
assurdi dopo una mezza giornata passata nelle nostre valli prese
d’assalto e con quasi tutte le località immerse ancora nella neve.
Code e attese anche per poter pranzare in molti ristoranti sia sui
laghi che nei rifugi anche se quasi ovunque si sono rispettate le
norme di sicurezza con distanziamento e mascherine. Caso
particolare per la quarantina di scialpinisti multati ieri mattina a
Colere per una contestazione fatta dai CC forestali e dai CC della
compagnia di Clusone per la loro presenza sulla pista di discesa
Polzone-Carbonera che è vietata per ragioni di sicurezza. Molte le
immagini dei parcheggi pieni già di prima mattina ovunque da
Ponte di Legno, Temù, Borno, Presolana, Montecampione, Aprica,
Bormio, Livigno, Santa Caterina, Chiesa Valmalenco, Colere,
Schilpario, Ardesio, Valbondione. Vi sono stati anche molti controlli
e sono state elevate decine e decine di multe per auto fuori dai
posti autorizzati. Come detto poi dal pomeriggio il rientro che si è
trasformato spesso in un incubo come sulle cosiddette superstrade
con code e pesanti rallentamenti in direzione delle grandi città e
spesso in alcuni tratti il traffico è rimasto completamente
paralizzato a lungo. |
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