Ancora un incidente mortale sulla SP 510 in una galleria all’altezza di Marone nel territorio di Colpiano e ieri alle ore 16.00, nello scontro frontale tra auto lungo la SP 510 è morto Marco Contessi, 39 anni ed è rimasta ferita in modo grave anche la fidanzata. Uno schianto violentissimo tra una Lancia Ypsilon e di una Renault Clio e incastrato tra le lamiere è morto sul colpo Marco Contessi, padre di tre bambini. In ospedale, in prognosi riservata, la donna seduta al suo fianco, mamma del figlio più piccolo, nato ad ottobre. La donna è stata estratta dall’ammasso di rottami e portata al Civile di Brescia. Più lievi le ferite dell’altro automobilista coinvolto: un 26enne trasferito alla Poliambulanza e solo graffi per il conducente di un furgone che si è trovato lungo la traiettoria delle due utilitarie e non ha potuto evitare l’impatto. Il dramma, l’ennesimo, all’imbocco della galleria Vello 1, sopra l’abitato di Marone. Secondo una prima ricostruzione l’auto sulla quale viaggiava Contessi e la compagna risaliva verso la Valle Camonica mentre la Ypsilon procedeva nel senso opposto, in direzione di Iseo. La notizia dell’incidente è giunta a Breno nel tardo pomeriggio e tutti si sono ricordati che la famiglia Contessi, poco meno di 35 anni fa, aveva vissuto lo stesso incubo quando Aldo, fratello di Marco, era stato vittima di un incidente in moto a soli sedici anni, al bivio di Malegno, alla fine di maggio del 1992. I Contessi sono molto conosciuti a Breno, vicini e impegnati in parrocchia e in oratorio e Marco era diventato di nuovo padre quattro mesi fa e ieri era in auto con la compagna, originaria di Darfo e mamma del suo ultimo bimbo. Marco aveva anche altri due figli piccoli, che frequentano le scuole medie e la materna. Marco, che avrebbe compiuto quarant’anni il 30 maggio, era nato e cresciuto a Breno, dove ancora viveva in via Rizzieri con la compagna e il piccolo. Era un tecnico informatico, lavorava per un’azienda esterna che effettua «fleet management» per l’ospedale di Esine. Era un grande amante dello sport e prima aveva giocato a calcio, attività che ancora praticava come allenatore, crescendo calciatori in erba sia in oratorio sia all’UsBreno. Poi la passione per la montagna con il trekking e anche l’arrampicata. Marco, oltre alla compagna e i tre figli ha lasciato la mamma Giacomina e la sorella più grande Silvia.