Per lo schianto mortale nella galleria a Marone è stato arrestato il 27enne con l’accusa di omicidio stradale. Il balordo, milanese ma domiciliato a Darfo, guidava senza patente ed è risultato positivo al narcotest. Ieri sono così stati bloccati i funerali di Marco Contessi in attesa di altre indagini. Il 27enne, nato in provincia di Milano, ma da tempo residente a Darfo Boario, secondo i rilievi dei CC di Marone è stata una sua manovra a provocare il frontale che non ha dato scampo a Marco Contessi il 39enne di Breno, padre di tre bambini. In ospedale la compagna di Marco e madre del più piccolo dei tre figli, nato lo scorso mese di ottobre. I CC, coordinati dalla sostituta procuratore Lisa Saccaro, grazie anche alle testimonianze degli automobilisti che transitavano in quegli istanti sulla SP Sebina in territorio di Marone e che avevano assistito al terrificante schianto, hanno motivo di ritenere che sia stata la Ypsilon bianca del 27enne a compiere un salto di corsia. Rimasto ferito miracolosamente in maniera lieve, il giovane è stato portato in codice giallo alla clinica Poliambulanza e, insieme alle cure, sottoposto ai primi accertamenti tossicologici. Le analisi hanno dato esito positivo. La sua dimissione dalla clinica si è tramutata in arresto e nel trasferimento nel carcere di Canton Mombello. Intanto fortunatamente, seppur gravi, non sono irreversibili le ferite che l’impatto ha lasciato nel fisico della compagna di Contessi. La donna, condotta in codice rosso al Civile, è stata operata e giudicata guaribile in 45 giorni. Illeso il conducente del furgone che procedeva verso la Valle Camonica ed era dietro la vettura con alla guida Marco Contessi e che è stato comunque colpito dalla carambola mortale tra la Lancia Ypsilon e la Renault Clio. Le circostanze in cui è maturato l’incidente e la scoperta della positività alla cocaina dell’automobilista che lo ha innescato hanno reso necessari alcuni approfondimenti e così la salma di Marco Contessi, che era stata esposta nella camera ardente allestita nella Casa del commiato di Breno, è stata messa a disposizione del magistrato che ha disposto l’autopsia. Il che ha comportato l’annullamento della veglia, ma anche dei funerali che erano già stati fissati e che dovranno essere riprogrammati