Museo
Virtuale dell'Arte Rupestre Camuna
Arte e cultura
camuna: Periodo Proto-Camuno
La "storia" della presenza
umana in Valcamonica inizia intorno al 10.000 AC, quando gruppi di cacciatori
epipaleolitici penetrano anche in questa Valle, resa libera dal graduale
scioglimento dei ghiacciai, conseguente ai cambiamenti climatici del quaternario:
presenze umane sono documentate nelle Alpi già 130.000 anni fa quando
gruppi di cacciatori acheuliani frequentarono le Alpi francesi lasciandovi
chiari segni di punti di sosta; penetrazioni organizzate e finalizzate
al reperimento delle specifiche risorse locali (orso speleo, stambecco,
camoscio ecc..) sono documentate a partire dal 100.000 AC circa quando
gruppi nomadi musteriani di cacciatori si avventurarono nelle quote alte
alpine, gruppi che verosimilmente si spostavano più in basso durante i
periodi freddi.
L'inizio di una penetrazione continua ed organizzata da parte dell'uomo
nelle vallate alpine, avviene comunque intorno all'VIII-VII millennio
AC: un clima più caldo porta a mutamenti nell'ambiente; diradano o si
spostano più a Nord i grandi animali mentre specie di più piccole dimensioni
invadono le vallate lasciate progressivamente libere dai ghiacciai in
riduzione.
È in questo contesto che anche la presenza umana in Valcamonica si fa
più costante: ne sono testimonianza alcuni siti (bivacchi con resti di
macellazione, strumenti) e soprattutto le prime istoriazioni sulle rocce,
incisioni che ancora attingono al repertorio figurativo dell'arte paleolitica,
incentrata sulla raffigurazione dei grandi animali.
Per dimensioni e caratteristiche le figurazioni di questa fase si staccano
completamente da quelle successive: riprendono animali, alcuni dei quali
estinti attualmente in zona, come l'alce, disegnati spesso in grandi dimensioni
e nella sola linea di contorno, colpiti da dardi o nell'atto della corsa;
sono figure che nella evidente realisticità stilistica, indicano l'animale
come fonte ancora unica di ispirazione. Interessante è notare come l'artista
volesse, nella raffigurazione, rappresentare proprio "quell'animale",
i suoi particolari anatomici, le sue fattezze, non genericamente "un animale"
simbolo dell'intera specie.
Stilisticamente e come contenuti queste figure camune sono simili ad altre,
coeve, ritrovate in molte zone dell'Europa: in Austria (Totes Gebirge),
Portogallo (fiume Tago), Spagna (Galizia), Scandinavia e URSS. La presenza
umana resta comunque sporadica e saltuaria per circa 2 millenni, ancora
pesantemente condizionata dal clima e dall'ambiente.
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