Museo
Virtuale dell'Arte Rupestre Camuna
Arte e cultura
camuna: Periodo IIIB
Nel corso del II millennio
AC si assiste al graduale consolidarsi delle innovazioni introdotte con
la rivoluzione Calcolitica, prima fra tutte la metallurgia. Gradatamente,
si assiste all'ampliarsi di alcune comunità ed al riunirsi, in una complessa
aggregazione, di gruppi che diedero vita ad alcune culture di riferimento
generali: "cultura dei Campi di Urne", nell'area dell'Europa Centrale
o delle "Terramare" nella Pianura Padana, ecc.
Pur nelle diversificazioni locali si possono così individuare alcuni elementi
unificatori: a livello economico si ha il definirsi di una serie di nuove
attività che creano diversificazioni sempre più nette all'interno del
sistema produttivo, determinando anche la definitiva rottura dell'economia
autoctona e chiusa della fase Neolitica, con le specializzazioni dell'artigianato,
dell'agricoltura-allevamento; a livello politico invece si affermano famiglie
"aristocratiche" con particolari poteri.
Questo momento storico vede il consolidarsi della metallurgia ed il sorgere
dei primi grossi centri di questa lavorazione nella pianura Padana, fatto
che certamente coinvolse anche le vallate alpine tra cui la Valcamonica.
Le armi e forse il metallo in genere divennero verosimilmente beni di
scambio ed il loro possesso elemento di potenza.
Iconograficamente il tema dominante nelle rappresentazioni incise sono
le raffigurazioni di armi riprese con dovizia di particolari: sulle rocce
camune ne troviamo impresse centinaia di raffigurazioni.
Le armi rappresentate sono per la maggior parte "oggetti di prestigio":
asce, alabarde, pugnali, mazze, mentre sono quasi totalmente assenti altri
oggetti di uso più comune come l'arco; dagli studi compiuti sulle raffigurazioni,
queste risultano comparabili ad armi dell'Antica e Media Età del Bronzo
in uso in una vasta area centro-europea e mediterranea, a testimonianza
di vasti commerci attivi e coinvolgenti tutto il continente.
Per un lunghissimo periodo la loro rappresentazione rimane l'unico soggetto
istoriato a testimonianza della loro importanza all'interno della struttura
economica.
Ad una fase tarda dell'Età del Bronzo appartiene un repertorio figurativo
che era già presente nelle composizioni tardo-neolitiche o calcolitiche:
le "mappe topografiche" caratterizzate inizialmente da insiemi estremamente
semplici di linee curve, rettangoli, coppelle. Queste giungono, nella
fase successiva di sviluppo, a dare compimento a rappresentazioni topografiche
complesse, come nel caso della Mappa di Bedolina a Capo di Ponte.
Questo momento è caratteristico soprattutto di alcuni siti del centro
Valle: Bedolina, Seradina, Foppe di Nadro e In Vitt a Paspardo.
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