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Museo Virtuale dell'Arte Rupestre Camuna
Arte e cultura camuna: Periodo IV

I cambiamenti artistico-culturali individuati nell'arte rupestre preistorica dell'XI secolo AC sono il riflesso di una serie di trasformazioni che definiscono il passaggio dall'Età del Bronzo all'Età del Ferro. Foppe di Nadro - Roccia 24: guerriero armato
Questo periodo è caratterizzato, nella piena maturità sopraggiunta intorno al VI-VII secolo AC, dal sorgere delle prime grandi entità politiche interregionali, le nazioni. È il caso dei Celti o degli Etruschi in Italia. Le trasformazioni, tuttavia, iniziarono ad abbozzarsi già intorno all'800-1.000 AC con il nascere di facies locali, progenitrici dei futuri, grandi complessi culturali.
L'iter di formazione di queste società vede, ad un periodo di iniziale instabilità, succedere una fase di coagulo dei gruppi che diede origine alle culture citate; pur non essendovi un preciso comune denominatore tra queste entità, si può notare un generale arricchimento economico e artistico-culturale, con l'ulteriore diversificazione delle attività, l'introduzione di innovazioni quali il tornio.
Sul piano sociale si assiste alla rottura dell'entità di lignaggio quale unico riferimento al costituirsi degli ambiti insediativi ed il consolidarsi di un ceto "aristocratico-gentilizio" con la creazione di una struttura sociale di tipo pre-feudale.
Per tutta la durata dell'Età del Ferro non si notano repentini stravolgimenti interni alle comunità valligiane camune, ma il sopraggiungere a più riprese di ondate culturali esterne che modificarono solo l'ambito sovrastrutturale della vita locale.
Sicuramente mutamenti intervennero nella struttura sociale ed economica: ne sono testimonianza il definirsi di una nuova maglia territoriale con castellieri fortificati (a Dos dell'Arca, Sassiner, Foppe di Nadro, San Damiano ecc.) e resti di casolari sparsi. Ma gli elementi espressivo-culturali propri di queste genti, tra cui la tradizione istoriativa dell'arte rupestre, rimasero a testimonianza del permanere dell'antico gruppo etnico camuno ed al perpetuarsi delle arcaiche tradizioni.
Il periodo IV C-D-E è forse la fase dell'iconografia camuna stilisticamente più espressiva: dal VII al III secolo AC la Valcamonica ebbe stretti contatti e fece parte di quella vasta area culturale dell'Italia settentrionale e centro alpina orientale che accomunò stilisticamente popolazioni come i Veneti, i Villanoviani proto-etruschi, i Reti ed gli Alpino-Illiri.
L'espressività artistica ed i temi iconografici di questi popoli (e presumibilmente anche la loro ritualità) risultò in molti versi simile. Questa comunanza portò all'interno della cultura camuna nuovi elementi che di fatto ruppero la ripetitività nei temi istoriativi precedenti, per la stragrande maggioranza incentrati su temi di lotta o guerra, apportandovi nuovi elementi.
A livello stilistico le figure si fanno più descrittive: nella rappresentazione umana compaiono particolari finora inediti come muscoli e tratti fisici, oltre che corredi dettagliati. Alcuni di questi sono di derivazione etrusca: con alcune diversità, le figure umane incise richiamano infatti quelle analoghe dipinte sul vasellame etrusco e greco. Foppe di Nadro - Roccia 24: villaggio
A livello tematico compaiono scene descriventi una società molto più diversificata nei ruoli, nei cerimoniali, nelle abitudini: scene di duelli cavallereschi, pugilato e tenzoni collettive, di danza, musica e riti collettivi, così come fogge, corredi e addobbi compaiono incisi parallelamente ad una ricca ed ermetica simbologia.
Interessante è notare come in questa fase compaia per la prima volta la raffigurazione delle tipiche "capanne" rialzate su pali (forse granai) che ritroviamo poi anche nelle vallate alpine dell'Adige (Val di Rabbi ecc.) forse anch'esse frutto dei contatti che accomunarono in questi tre secoli le genti dell'arco alpino settentrionale.
L'arrivo celtico in pianura padana probabilmente modificò l'equilibrio esistente tra le genti etrusco-retiche-alpine e determinò forse un momentaneo isolamento del settore montano. Di fatto l'iconografia rupestre ascrivibile a questa fase ha un ritorno su se stessa: le scene descriventi duelli e le figure di armati divengono il tema maggiormente rappresentato.
Negli ultimi secoli del I millennio a.C. si nota l'inizio della decadenza nell'iconografia camuna: le figure perdono dinamicità e divengono sgraziate nella ripetizione stereotipata di scene di combattimenti e duelli. Le figure perdono la grazia dei secoli precedenti e divengono statiche rappresentazioni di personaggi dal "corpo quadrato" senza dinamicità di movimento.

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